Chi sono
“Tutto è più bello che in fotografia”
Ciao! Sono Marzia e sono quella che nelle gite scolastiche scattava tutti i rullini delle Kodak usa e getta, le mie e quelle dei miei compagni di classe. Poi appuntavo sul diario quello che nella fotografia non ci stava, per non perdermi nemmeno un istante del viaggio.
Sono cresciuta in una grande casa bianca nelle campagne cuneesi, mangiando ciliegie sugli alberi e pedalando veloce sulle strade sterrate intorno ai campi. Mi sono innamorata delle parole appena ho imparato a scriverle (la mia preferita era “parlamento”, piena di curve e lunghissima) e a 17 anni ho cominciato a fotografare sul serio, con la prima fotocamera bridge.
A Torino mi sono laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, ho frequentato corsi di scrittura, di fotografia, di linguaggi digitali e ho scoperto quello che voglio fare da grande: ascoltare, fotografare, raccontare le storie delle persone che incontro.
Sono storie di piccoli brand con una grande anima, progetti testardi e in continuo divenire. Sono eventi ideati con cura e dedizione, storie di cibo buono e di chi lo produce. Ma ci sono anche storie d’amore, storie di famiglia e di pancioni che crescono.
Credo nella gentilezza
Di fronte alla mia macchina fotografica sarai sempre a tuo agio: puoi non guardarmi, sederti per terra, parlare, muoverti, fare come se io non ci fossi. Sarà facile, rilassante, divertente, un po’ come una chiacchierata informale.
Per raccontare davvero chi sei è fondamentale che tu sia in un luogo che ti fa stare bene, che gli atteggiamenti davanti alla fotocamera siano naturali, mai forzati. Scatteremo con gentilezza e con leggerezza, seguendo l’istinto e la luce.
Credo nei dettagli e nella spontaneità.
Con fotografia e parole voglio catturare ed amplificare i dettagli che rendono unico il tuo mondo: le persone che ti circondano, gli oggetti che usi ogni giorno e gli strumenti che raccontano la tua professionalità. Voglio che tu possa ritrovare le cose che ti ispirano, i colori in cui ti identifichi, quell’espressione che hai quando ti concentri o quando ti scappa da ridere. Il mio lavoro riguarda la comunicazione, l’affetto, l’emozione e i legami tra gli esseri umani.
Credo nella bellezza della quotidianità.
Il mio è uno stile fotografico letterario, che accoglie i dettagli e la quotidianità: va benissimo quello che indossi e la persona che sei qui, in questo esatto momento, non c’è bisogno di nient’altro.
Mi piace pensare che la conversazione con te e la mia macchina fotografica sia sempre la più onesta possibile: con un termine tecnico, il mio stile rientra nella documentary photography, con qualche saltello nella fotografia lifestyle.
Racconto eventi, famiglie, backstage senza interagire nella scena, senza mettere in posa, senza alterare la luce o dirigere qualsiasi comportamento. Quando mi occupo dei servizi fotografici di branding per freelance o piccoli business, l’attitudine è la stessa: insieme raccogliamo oggetti, valori, parole, concetti importanti da raccontare al pubblico, per concentrarci sulla storia che il brand ha da raccontare e catturarla attraverso le immagini.
Dopo aver scattato, anche lo sviluppo e la post-produzione mantengono intatta la naturalità delle immagini: sono convinta che la bellezza si nasconda tra le pieghe di tutti i giorni e con la macchina fotografica voglio cercarla, farle spazio, renderla visibile.